INTERNET NELLA REALTA' DELLE PMI E IL MERCATO ITALIANO : DALL'INFORMAZIONE AL COMMERCIO
In Italia sono presenti circa 206.000 piccole e medie imprese , meno del 5% del totale di imprese attive e, da sole, contribuiscono a oltre il 41% dell’intero fatturato generato.
Stando al DESI (Digital Economy and Society Index), l’indice creato dalla Commissione Europea per misurare e monitorare i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione dell’economia e della società, il livello delle PMI italiane è al di sotto della media europea.
In termini di vendite online, le PMI occupano la posizione 26 su 28, ben lontana dalle controparti di Paesi come Irlanda, Regno Unito e Germania.
La recente crisi sanitaria legata al Covid-19 ha sicuramente rimescolato le carte in tavola , infatti il digitale ha rappresentato, durante i mesi della pandemia, l'unico strumento per le PMI in grado di garantire una certa continuità di business,una condizione necessaria per rimanere competitivi e per sopravvivere.
La sfida per il futuro, però, sarà passare da un approccio reattivo all’emergenza ad un approccio strategico e di lungo periodo, estendendo la digitalizzazione ai diversi processi e rivedendo i modelli di business.
La digitalizzazione di un’impresa passa anche dalla propria visibilità online e dalla capacità di sfruttare i mezzi di marketing e comunicazione digitali.
Benché l’80% delle PMI affermi di avere un proprio sito web, sono poche quelle che presentano siti veramente ottimizzati, performanti, mobile-responsive e costantemente aggiornati.
Altrettanto poche le imprese di piccola e media dimensione che puntano su un canale eCommerce proprietario e vendono online.
Tale valore, nettamente inferiore a quello comunque relativamente basso delle grandi imprese italiane (25,8%), si attesta al di sotto della media europea (17.5%), con una distanza considerevole dai Paesi che fanno meglio.
La pandemia ha portato in realtà le PMI ad un uso maggiore delle piattaforme e-commerce, con una crescita del +50% rispetto al periodo pre-Covid.
Il trend non è stato quello di sviluppare piattaforme proprietarie, per la cui creazione mancano risorse economiche, competenze digitali interne e capacità di adattamento delle strutture e dei processi aziendali, bensì di rivolgersi a piattaforme terze.
Scarsi anche gli investimenti in pubblicità online , sono ancora molte le imprese, infatti, che investono esclusivamente in forme tradizionali locali ; larga parte delle PMI che investe in Internet Advertising punta esclusivamente sui canali social, ma con budget limitati e sporadici.
Le potenzialità tipiche dei canali online, come i motori di ricerca, i video, ma anche gli stessi social, di intercettare traffico qualificato e interessato per le diverse nicchie di mercato, restano dunque inespresse.
Nella pratica, tuttavia, manca la reale volontà di innovare, poiché un altro limite alla digitalizzazione delle piccole e medie imprese è la mancanza di competenze e figure aziendali specializzate.
Ad oggi è difficile per una PMI dotarsi di “specialisti del digitale” , è significativo come il 18% delle PMI non abbia al proprio interno alcuna figura dedicata a queste mansioni.
Prefazione
di
Maurizio Primanni
(Founder e CEO Gruppo Excellence)
Questo lavoro di Giuseppe Maria Pierro rappresenta al contempo, da un lato un compendio sullo stato dell’arte del mondo del web, le sue potenzialità e i suoi strumenti a vantaggio non solo dell’editoria – settore in cui l’autore opera - ma anche delle Pmi in generale; dall’altro il tentativo – riuscito – di presentare una visione sul futuro della comunicazione e del marketing digitale, con focus soprattutto sulla crescente necessità di produrre contenuti, facendo così il bene anche del comparto editoriale in senso lato.
Fa piacere – non solo per chi come il sottoscritto si occupa di banche e finanza e ha una formazione manageriale, finanziaria ed economica – scoprire che nel nostro Paese operano imprenditori come l’autore capaci di armonizzare la sfera della cultura (dell’editoria) con lo sviluppo d’impresa, utilizzando il contributo della Rete, frutto della terza grande rivoluzione dell’uomo moderno, che ha portato e porterà cambiamenti rivoluzionari - pensiamo a ciò che si inizia oggi a sperimentare col metaverso - paragonabili, mutatis mutandis, a quelli che indussero prima la macchina a vapore e poi l’elettricità.
Di grande interesse per chi ama l’universo dei libri, il primo capitolo che fornisce la fotografia del sistema editoriale italiano, che vede contrapporsi piccoli e medi editori, con una produzione fino a 50 titoli all’anno, e grandi editori e gruppi che costituiscono circa il 10% degli operatori attivi. Un mercato che però non cresce, con la metà dei lettori italiani che non arriva a leggere tre libri l’anno… Il salto in avanti, ci fa capire l’autore, può essere compiuto grazie al digitale, con le sue caratteristiche di multimedialità, interattività e facilità d’uso. Pierro si sofferma a descrivere – con completo excursus storico e dettaglio tecnico, pratico e metodologico - sia come le nuove tecnologie cambino il panorama della comunicazione aziendale, sia come le imprese editoriali possano ricorrere all’ e-business e all’ e-commerce per evolvere il proprio modello di business e sviluppare i ricavi. L’analisi quindi si allarga alle Pmi, o meglio sarebbe dire: alla loro capacità di essere sul mercato e affrontarlo con successo, con indicazioni molto utili e attuali anche circa le strategie di marketing e l’utilizzazione delle leve del marketing mix.
L’ultimo capitolo spiega perché l’autore possiede così bene l’argomento ed è in grado di tratteggiarne i probabili sviluppi futuri. Il case study riguarda “AD MAIORA Edizioni”, azienda editoriale di successo, di cui l’autore è ideatore e attuale amministratore unico. Una realtà nata nel 2001 con un capitale sociale esiguo in un piccolo ufficio a Trani in Puglia, che oggi conta oltre 100 dipendenti, realizza diversi prodotti editoriali e si è affermata investendo proprio sulle nuove tecnologie digitali e sui più innovativi strumenti del web, a partire dal tele-marketing.
Credo che mai come nella descrizione dell’esperienza di “AD MAIORA Edizioni” si possa toccare con mano il valore che può avere la leva digitale per la piccola imprenditoria italiana, come essa possa essere foriera dello sviluppo di nuovi modelli di business e in ultima analisi possa consentire anche ad una realtà piccola o in start-up di trovare la strada per proporsi a costi ragionevoli ad un pubblico smisurato di potenziali clienti e conseguentemente avviare un percorso profittevole di crescita e successo imprenditoriale.
INTERNET NELLA REALTA' DELLE PMI E IL MERCATO ITALIANO : DALL'INFORMAZIONE AL COMMERCIO IL FENOMENO DEL TELEMARKETING IN AD MAIORA
INDICE
PRESENTAZIONE EDITORIALE
PREFAZIONE
PREMESSA
L’AZIENDA EDITORIALE E IL MERCATO ITALIANO
NUOVI PROCESSI COMUNICAZIONALI
LO STRUMENTO WEB NEL SETTORE EDITORIALE
INTERNET NELLA REALTA’ DELLE PMI
INTRODUZIONI PRATICHE E WEB-MARKETING
UNA REALTA’ EDITORIALE – AZIENDALE : ADMAIORA
CONSIDERAZIONI FINALI
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
Stefano Masullo , è un importante e prestigioso protagonista del settore finanziario italiano e del giornalismo economico – finanziario , infatti , sotto la sua sapiente guida sono state create , consolidate e sviluppate testate editoriali di grande reputazione , è stato fondatore , azionista e direttore responsabile , dal 2000 al 2018 , ed assoluto artefice del grande successo ottenuto da parte di Trend On Line , nel periodo 2007 – 2009 , con il ruolo di,direttore editoriale , ha lanciato nell’ empireo italiano imprimendo una svolta fondamentale , la rivista Family Office : Patrimoni di Famiglia edita da Le Fonti ed in seguito , dal 2010 , quale fondatore e direttore responsabile , ha creato da zero la più importante realtà multimediale italiana dedicata al Golf – Business – Solidarietà & Lifestyle denominata Golf People Club Magazine , segretario generale Assoconsulenza Associazione Italiana Consulenti di Investimento , Magnifico Rettore ISFOA Istituto Superiore di Finanza e Organizzazione Aziendale , il riconosciuto fondatore dell‘ attività di consulenza finanziaria indipendente in Italia , docente universitario , autore di 23 best sellers aziendali e nome molto noto nel settore finanziario , ha iniziato ad operare con successo nel 1986 dove è attualmente attivo nella complessa gestione del patrimonio familiare , ha realizzato il suo nuovo best seller aziendale , che si aggiungerà ai 23 precedentemente realizzati , un importante volume , che potrà essere considerato il primo ed unico nel proprio genere in Italia , dal significativo titolo :
“ IL TEATRO UNA PICCOLA E MEDIA IMPRESA CULTURALE “ .
Stefano Masullo,nome molto nel settore finanziario italiano , inserito nel 1994 dalla rivista CLASS nella speciale classifica di copertina intitolata “ Manager Under 40 Tutti i Migliori al Potere.Top 100 “ è considerato il riconosciuto fondatore dell‘ attività di consulenza finanziaria indipendente in Italia ,antesignano del Crowdfunding e del Corporate Lending .
Classe 1964,laurea in Scienze Economiche e Master in Comunicazione, Marketing e Finanza ,Cavaliere dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e dell' Ordine Costiniano di San Giorgio ,Custode delle Insegne e Componente del Collegio Magistrale dell’ Ordine dei Santi Contardo e Giuliano l’Ospitaliere , attivo nel settore finanziario dal 1984 , già Rappresentante alle Grida alla Borsa Valori di Milano,autorizzato CONSOB ,e Broker registrato al NASD a New York ,è specializzato nella consulenza e gestione di patrimoni mobiliari ed immobiliari, nella finanza di impresa ,nella pianificazione fiscale ,nella comunicazione finanziaria e nella formazione .
Ha iniziato a lavorare nella società Consulenti Finanziari SpA, creata da Pompeo Locatelli,in seguito,ha collaborato,per oltre un lustro,nello Studio di Agenti di Cambio Leonzio Combi,costituito a Milano nel 1907 ,uno dei più importanti in Italia.
Dal 1995 fino alla vendita,avvenuta nel 2006 , fondatore,presidente e azionista di riferimento,del gruppo di consulenza ed intermediario finanziario ex articolo 106 T.U.B., autorizzato Ufficio Italiano Cambi, Opus Consulting SpA., capitale sociale 625.000 euro.
Socio fondatore,nel 1996,e tuttora segretario generale ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti di Investimento la prima ed unica associazione di categoria riconosciuta a livello istituzionale in Italia ; è inoltre socio fondatore , nel 2008 , e segretario generale ASSOCREDITO Associazione Italiana Consulenti di Credito Bancario e Finanziario di cui è presidente Luigi Pagliuca , già presidente del Collegio di Milano e Lodi dei Ragionieri Commercialisti .
Rettore ISFOA Libera e Privata Università di Diritto Internazionale , accademico e membro Accademia Tiberina, Accademia Teatina , AEREC-Accademia per le Relazioni Economiche e Culturali , Accademia di Marina del Sacro Militare Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano , autore di oltre 300 pubblicazioni e di 23 best sellers aziendali , di cui uno , nel 1998 , adottato dall’Università Bocconi di Milano ; opinionista presso i più importanti media di settore , quali CNBC Class Financial Network e Bloomberg Television , è stato chiamato come relatore, in Italia ed all’estero, da prestigiose istituzioni quali Marcus Evans , Istituto di Studi Bancari , ISTUD , IUAV Università di Venezia , Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ; nel 2002 ha realizzato il primo libro dedicato al Consulente di Investimento .
Autore nell' Ottobre del 2001 , del primo testo dedicato al Bahrein , è direttore editoriale delle prima rivista svizzera di finanza islamica , Shirkah Finance , risultando uno dei principali esperti italiani del settore .
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